Si è concluso ieri sera a Perugia il V congresso nazionale della Fai Cisl. Dopo tre giorni di relazioni e di intenso dibattito, che ha registrato l’intervento di Raffaele Bonanni, il segretario generale della Fai Cisl, Augusto Cianfoni, ha concluso i lavori prima del Consiglio generale che lo ha rieletto all’unanimità. Confermata tutta la segreteria uscente con Rando Devole, Stefano Faiotto, Claudio Risso e Fabrizio Scatà.
Concludendo i lavori Cianfoni ha delineato la griglia dei futuri impegni della federazione: “La Fai e la Cisl debbono confermare il loro impegno per portare le Istituzioni e la Politica dentro i problemi del Paese. Occorre ripartire dal lavoro in imprese competitive e responsabili affinché esso sia dignitoso e partecipativo. La partecipazione, in quanto presupposto per la crescita della produttività – ha insistito più volte il segretario della Fai – non dobbiamo soltanto rivendicarla alla Politica e alle aziende, ma dobbiamo viverla e farla vivere anche nel sindacato”.
“Ripartire dal lavoro, secondo la Fai – ha proseguito Cianfoni – significa impegnarsi in misura straordinaria verso una completa riorganizzazione dei livelli contrattuali a favore del secondo che per noi si articola tra azienda, territorio e distretti. Ma anche il mercato del lavoro è tema su cui sindacato e parti datoriali devono assumere impegno e affidamenti straordinari riappropriandosi del collocamento in entrata e della formazione bilaterale”.
Quanto alla riorganizzazione interna che la Cisl sta conducendo, ha aggiunto Cianfoni, “la Fai conferma la propria convinta cultura confederale, ma avverte che ogni riforma deve essere ancorata ad un sano realismo e avere come unico orizzonte la tutela dell’associato e le migliori strategie di proselitismo. La nostra società, le nostre imprese, la Politica hanno bisogno di più Sindacato a patto che nel sindacalismo prevalga la cultura riformatrice, nelle imprese una solida disponibilità verso la partecipazione dei lavoratori e nella Politica una vera cultura democratica”.
“Nei documenti programmatici il congresso della Fai conferma la propria adesione al progetto di futura unificazione con la Filca che – ha concluso Cianfoni – per diventare una vera forte sinergia avrà bisogno di tempi adeguati al delicato lavoro di innesto tra i due gruppi dirigenti in ogni territorio e nel costruire, anche mediante una strutturata formazione, metodologie univoche nel proselitismo e nel presenziare il territorio. Il 22 giugno porteremo alla manifestazione di Roma il comune sentire dei nostri associati per un’Italia e un’Europa dall’economia più forte, ma socialmente più giusta”.