I segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello, si dicono allarmati dalla paralisi istituzionale che si è determinata in Regione nelle ultime settimane. In ballo ci sono il piano annuale di forestazione, l’avvio dei cantieri forestali e del progetto Vie Blu, e sullo sfondo la minaccia di un nuovo sciopero generale. “Le vertenze della forestazione e del progetto Vie Blu rappresentano la cartina di tornasole di una paralisi istituzionale che non trova alcuna giustificazione e che, come al solito, rischia di scaricarsi sulle spalle degli incolpevoli lavoratori. C’è un programma preciso che giunta e consiglio regionale sono chiamati a rispettare e che farebbero bene a realizzare concretamente per dare un segnale di serietà e di responsabilità in una fase assai convulsa della vita civile nella nostra regione, soprattutto per le tante famiglie che faticano ad arrivare finanche alla seconda settimana del mese. Confidiamo nella volontà della classe politica regionale di dimostrarsi all’altezza del mandato ricevuto e delle gravose emergenze che interessano il nostro territorio. Per quanto ci riguarda – concludono Lapadula, Esposito e Nardiello – se non ci saranno date precise garanzie sull’avvio dei cantieri nei tempi stabiliti, proclameremo lo sciopero generale”.
Santochirico: in Consiglio il piano di forestazione
Per il presidente dell’Assemblea regionale è necessario evitare una paralisi che avrebbe effetti negativi per la Basilicata.
“Pur nella situazione straordinaria determinatasi con le dimissioni del presidente della Giunta, il Consiglio regionale continuerà a svolgere le sue funzioni per gli adempimenti necessari ad assicurare il principio di continuità funzionale dell’Assemblea, onde evitare una paralisi che avrebbe effetti sicuramente negativi per l’intera comunità lucana”.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Santochirico, il quale ha anche aggiunto che “non appena saranno decorsi i termini previsti dalla Valutazione ambientale strategica, il Consiglio sarà convocato per occuparsi del Piano regionale di forestazione, al fine di dare risposte immediate e concrete, entro il mese di maggio, a migliaia di lavoratori lucani addetti al settore forestale, e alle legittime preoccupazioni che sono state espresse dalle organizzazioni sindacali”.
fonte:basilicatanet.it 8 maggio 2013
Forestazione;domani incontro in Regione:attività come da programma
E’ in programma per domani pomeriggio una riunione presso il Dipartimento Ambiente della Regione con i rappresentanti delle Aree programma e dei Sindacati per mettere definitivamente a punto tutti i passaggi necessari al avvio dei cantieri di forestazione. Tanto in perfetta linea con quanto deciso nell’incontro dello scorso 16 aprile in cui il presidente della Regione, Vito De Filippo, diede ad aree programma e uffici l’indicazione di portarsi avanti con tutti gli atti necessari all’effettivo avvio delle attività già in attesa che il Consiglio Regionale approvi il Piano Forestale a seguito del quale potrà poi partire la forestazione.
La questione, seguita direttamente dal presidente De Filippo, sta procedendo esattamente come da programma. La discussione del piano di forestazione in Consiglio è attesa per la seconda metà del mese e, a seguito dell’approvazione, le aree programma sono impegnate ad aprire i cantieri già nei giorni immediatamente successivi e comunque entro la fine di maggio.
L’incontro di domani servirà come momento di verifica dello stato di attività e di raccordo tra gli enti gestori e i sindacati per dare ulteriori garanzie ai 3506 addetti forestali già impegnati lo scorso anno e alle altre 318 unità selezionate per il turnover che effettueranno le giornate dei circa 200 addetti che nel frattempo si sono pensionati.
Parallelamente, si seguono anche le attività dei cantieri delle così dette “Vie blu”, attività delegata alle Province. Per questo progetto, gli enti attuatori hanno mostrato perplessità circa la possibilità di impiegare il personale assunto a tempo determinato (circa un decimo dei 900 addetti) alla luce di vincoli normativi che porrebbero limiti nel numero dei rinnovi. Si stanno valutando eventuali soluzioni alternative, con l’obiettivo di garantire tutte le posizioni lavorative. Tali approfondimenti dovrebbero dare esiti a stretto giro, consentendo di avviare le attività, anche in questo caso, come da programma.
fonte:basilicatanet.it 8 maggio 2013