“La Basilicata conferma di essere una regione laboratorio per la lotta al caporalato”. Così il presidente della Regione, Marcello Pittella che ieri mattina, nella Sala Italia della Prefettura di Potenza, ha sottoscritto l’accordo quadro attuativo del Protocollo sperimentale nazionale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura “Cura, legalità, uscita da ghetto”. Nonostante le emergenze che ovviamente assumono sempre priorità – ha spiegato il governatore lucano- credo che in Basilicata, anche grazie al lavoro della task force, si stiano ottenendo buoni risultati, come dimostrato dalla vicenda di Boreano, a Venosa”, dove nelle scorse settimane è stato effettuato lo sgombero di un campo abusivo con diversi lavoratori migranti. Ora “con questo accordo quadro attuativo, che va a irrobustire tutto quello che già nei mesi scorsi – ha aggiunto – cerchiamo di affrontare ancora più a tutto tondo la questione: noi siamo pronti a investire ulteriori risorse finanziarie oltre a quelle già stanziate”. L’accordo quadro attuativo – sottoscritto dai rappresentanti delle prefetture di Potenza e Matera, dalle forze dell’ordine, dall’Asl, dalla Direzione territoriale del lavoro, dai sindacati e dalle organizzazioni di categoria e del terzo settore- prevede interventi per l’accoglienza, per l’assistenza sanitariaa, per il lavoro, per il trasporto e per l’integrazione dei migranti che lavorano nei campi del Potentino, in particolare di quelli della zona del Vulture – Melfese e dell’Alto Bradano. Interventi di contrasto al caporalato che saranno sostenuti in parte con risorse proprie messe a disposizione dalla Regione Basilicata e, in parte, con i fondi Pon Legalità.
I segretari regionali Flai Cgil Basilicata Vincenzo Esposito, Fai Cisl Basilicata Antonio Lapadula e Uila Uil Basilicata Gerardo Nardiello hanno espresso grande soddisfazione per la firma dell’Accordo per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura.
“Come sindacati – hanno dichiarato Esposito, Lapadula e Nardiello – ci impegniamo sin d’ora a rendere immediatamente attuativo l’accordo che, insieme alla recente approvazione della legge nazionale contro il caporalato, permetteranno finalmente di ripristinare la legalità in un settore produttivo di fondamentale importanza per la Basilicata”.
L’accordo prevede delle misure importanti che “se recepite e applicate metteranno la parola fine a situazioni ghetto come quella di Boreano”.
Con il protocollo la Regione si impegna a verificare la possibilità di utilizzo di aree o immobili di proprietà pubblica da destinare all’accoglienza dei lavoratori immigrati e, previa indicazione delle risorse economiche messe a disposizione dai Ministeri firmatari del protocollo nazionale “si impegna ad allestire apposite strutture per garantire l’ospitalità dei lavoratori stagionali migranti e per il superamento e il definitivo smantellamento degli insediamenti abusivi.
fonte: Il Quotidiano del sud