E’ stata siglato ieri un accordo di cassa integrazione ordinaria per i 29 lavoratori Tandoi dello stabilimento materano. Il blocco della produzione in corso attualmente ha reso sostanzialmente inevitabile questo tipo di percorso. La cassa integrazione ordinaria durerà 13 settimane con la speranza che la Tandoi possa, nel frattempo trovare la possibilità di riprendere la produzione di pasta. Il ricorso alla cigo sostanzialmente inevitabile ora già stato chiesto nei giorni scorsi al Ministero ed è stato solo ratificato nel corso della giornata di ieri. Ma a tenere banco non è stata tanto la casa integrazione quanto le prospettive future che l’ azienda può garantire e mettere in campo: «al momento non abbiamo avuto risposte convincenti anzi solo una certa preoccupazione. Circa il recupero delle mensilità arretrate, parliamo di quattro mensilità, non c’è stata data una risposta incoraggiante ha spiegato Marcella Conese della Flai Cgil al tavolo ieri insieme ai colleghi di Fai Cisl e Uila Uil Cavallo e Barbalinardi. «Speriamo che la cessione di ramo d’azienda in corso per lo stabilimento di Corigliano salentino riesca a sbloccare in qualche modo la situazione ed a migliorarla. Nel frattempo aspettiamo di capire cosa succederà».
Nei prossimi giorni potrebbe anche esserci un incontro presso la Regione Basilicata con tutte quante le parti per cercare di arrivare ad individuare una soluzione ed una via d’uscita che dovrà partire innanzitutto dalla ripresa della produzione all’interno dello stabilimento. Le difficoltà attuali del resto risultano ingigantite dalla decisione, arrivata come un fulmine a ciel sereno che ha portato la Barilla a bloccare la propria commessa su Tandoi e dunque mettere fine alla parte più importante e consistente della produzione stessa. In queste ore sull’argomento Tandoi è intervenuto anche il consigliere comunale Giovanni Angolino, «In qualità dì Consigliere della città di Matera sento il dovere di esprimere solidarietà ai lavoratori coinvolti in questa crisi aziendale e a sollecitare ancora una volta un intervento immediato da parte dei politici che in questa campagna elettorale inseguono il voto dei materani per occupare una postazione nel prossimo Parlamento» è l’appello che viene lanciato e che tenta di puntare proprio sul momento e sulle difficoltà che attualmente vengono attraversate a livello di imprese e di lavoro sul territorio materano. « Matera sta attraversando il periodo più nero della sua storia produttiva e se davvero i candidati alle prossime elezioni di tutti gli schieramenti politici hanno a cuore le sortì del nostro territorio è arrivato il momento di dimostrarlo con atti concreti». Nei prossimi giorni il caso Tandoi sarà attentamente monitorato alla ricerca di una strada da percorrere che possa far superare l’impasse attuale.
Fonte: Il Quotidiano della Basilicata del 13 febbraio 2013