È riuscito oggi lo sciopero al consorzio di bonifica Alta Val d’Agri. I lavoratori dell’ente hanno incrociato le braccia per protestare contro il mancato pagamento dei salari – ancora tre le mensilità arretrate – e per sollecitare una radicale riforma del settore. Sulla questione si registra una dura presa di posizione dei sindacati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. I segretari generali Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello (presenti stamane alla manifestazione che si è tenuta a Villa d’Agri davanti al consorzio) si appellano al neo eletto presidente della giunta regionale, Marcello Pittella, affinché si ponga fine alla gestione fallimentare dei consorzi di bonifica e riprenda il cammino consiliare la riforma del settore. “Dalla paralisi si esce solo rimuovendo i responsabili di anni di mala gestione e affidando il consorzio ad un commissario nelle more di una radicale riforma di tutto il settore della bonifica”. Per i dirigenti di Fai Flai Uila “va inoltre affrontato e risolto una volta per tutte il nodo dei lavoratori precari”. Intanto, i sindacati con una lettera sollecitano l’intervento del prefetto di Potenza, Antonio Nunziante, affinché convochi con la massima celerità tutte le parti coinvolte, Regione, sindacati e organizzazioni professionali agricole, “per risolvere le questioni più urgenti, a partire dal pagamento dei salari arretrati. Il lavoro non può continuare ad essere considerato la variabile indipendente di una gestione che va oltre la legge e le più elementari regole democratiche. Occorre porre fine allo stato di eccezionalità che è la causa principale della bancarotta e riportare il consorzio di bonifica Alta Val d’Agri nell’alveo delle regole statutarie”.
l.can.