Il quarto attentato incendiario a Scanzano, questa volta a danno di un’impresa agricola, sembra non lasciare dubbi sulla matrice criminale di questi episodi”. Lo ha detto in mattinata il segretario generale della Fai Cisl Basilicata Giuseppe Romano commentano l’incendio che nella notte ha distrutto il magazzino di un’azienda ortofrutticola a Scanzano Jonico. Nei giorni scorsi altri roghi avevano interessato due stabilimenti balneari della zona. “Lo stillicidio di attentati che sta funestando questo territorio sono un plateale attacco allo Stato e all’intera comunità di Scanzano. Non si può rimanere inermi o rassegnati dinanzi alla barbarie e alla volontà dei gruppi criminali di prevaricare le leggi e imporre il proprio codice di violenza”.
“È chiaro che la recente costituzione della Dia e l’opera di contrasto sempre più incisiva delle forze dell’ordine hanno indotto la criminalità organizzata a giocare il tutto per tutto confidando nella capacità di generare paura nella comunità con una vera e propria escalation di violenza. Per questo la risposta alla strategia criminale deve essere una sana ribellione democratica della società civile perché la battaglia contro la malavita si combatte anche facendo attecchire la cultura della legalità e contrastando la paura della violenza con la speranza della legalità. Noi come sindacato – ha concluso il segretario della Fai Cisl – siamo ancora più determinati a continuare il nostro lavoro contro ogni sopruso e per tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul valore della legalità e della convivenza civile”.