“Per la Fai-Cisl finisce oggi un percorso cruciale e impegnativo e ne inizia un altro ancora più importante, ancora più emozionante. A tutti noi il compito di coglierne a pieno le potenzialità: è l’ora di costruire insieme certezza e speranza, cambiamento e futuro”. Lo ha detto a Pomezia Luigi Sbarra, Commissario nazionale della Fai, nella relazione introduttiva al Congresso straordinario nazionale della Federazione agroindustriale-ambientale della Cisl. I lavori si sono svolti alla presenza di 400 tra delegati e ospiti, e si concluderanno domani, con l’intervento del Segretario Generale Cisl, Annamaria Furlan e l’elezione del nuovo Consiglio Generale.
Nel suo intervento, Sbarra si è soffermato sul lavoro svolto e sugli aspetti organizzativi della Federazione, sottolineando come il suo impegno abbia seguito un doppio binario. “Da una parte – ha detto -si è operato per rafforzare l’attività istituzionale della Federazione. In parallelo, si è agito per ripristinare governabilità, stabilità, trasparenza e certezza delle regole”. Nell’uno e nell’altro caso, “determinante il contributo dell’insieme della Categoria, dalle rappresentanze nei luoghi di lavoro alle Leghe; dai Territori alle Strutture Regionali; dai Coordinamenti Nazionali agli Enti di emanazione Fai”.
In questo anno e mezzo, “la Fai è cresciuta. Il tesseramento 2015 chiude infatti con un incremento del 3 per cento. La Federazione si consolida sia a Nord che a Sud. Un segnale “significativo, incoraggiante”: i lavoratori, pur in un momento di dura crisi, “confermano vicinanza e condivisione alle nostre battaglie, ai nostri valori”. Restano comunque “ampi margini di sviluppo, da raccogliere a partire dal protagonismo dei territori, dei delegati, della ‘prima linea’”. Sotto questo aspetto “Restano più che mai valide le riflessioni della Conferenza organizzativa di ottobre”: vanno in particolare rafforzati i cardini “della rappresentanza, della bilateralità, della formazione, del proselitismo”. Le sfide economiche, sociali, politiche, organizzative sono tante e richiedono “un aggiornamento della nostra infrastruttura”. Occorre confermare “l’impegno di portare a compimento l’unificazione Fai-Filca, verso la costruzione di una nuova e grande Federazione pluricomposta“.
Passando all’analisi dei settori agroalimentari, è stato ricordata la “solida base anticiclica assicurata dai comparti agro-industriali e ambientali, che formano una rete ormai ben integrata, in cui filiere interagiscono quotidianamente”. I rischi impliciti dello scenario globalizzato impongono di accelerare “sulla strada dell’eccellenza, delle tipicità, di produzioni che facciano leva su valori sociali e non solo economici”. È il sentiero che porta “alla partecipazione dei lavoratori alla vita delle aziende”, a “incrementare gli affidamenti alla bilateralità”, a “migliorare l’efficacia di welfare aziendale”.
“La Fai chiede al Governo di avviare un Piano straordinario pluriennale per la messa in sicurezza del territorio italiano. Serve una strategia che si qualifichi con programmazione innovativa, vera progettualità e una dotazione finanziaria all’altezza del compito, che noi stimiamo in almeno 6 miliardi di euro, rintracciabili anche nelle risorse Ue. Vanno coinvolte non solo le grandi città, ma tutto il territorio nazionale, da Sud a Nord, con un’azione che valorizzi i Consorzi di Bonifica e le economie boschive secondo un modello di forestazione produttiva e protettiva”. Indispensabile anche muoversi nella direzione di una politica ambientale e forestale “integrata, produttiva, protettiva e multifunzionale”.Invochiamo strategie che uniscano difesa del suolo e delle acque, il contrasto al dissesto idrogeologico, la sicurezza e la manutenzione del territorio, la sinergia con le politiche ambientali e con le filiere dell’energia, il turismo. Al Governo la Fai chiede “l’istituzione di un’Agenzia partecipata da Regioni e forze sociali che sviluppi politiche integrate e un’economia multifunzionale della montagna, del bosco e dei bacini idrici”.
Sbarra ha infine espresso sostegno al Segretario della Cisl, Annamaria Furlan. “Vai avanti e non fermarti – ha detto -. Le sfide che attendono il Paese – ha detto – ci fanno dire che serve più Sindacato, serve più cultura Cisl. Noi oggi lanciamo un messaggio chiaro e forte a tutti i nostri interlocutori. La Fai è pronta. Orgogliosa dei suoi valori e consapevole della propria forza”.
fonte: www.faicisl.it