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Contratto alimentare, c’è l’accordo

“L’accordo è un grande risultato che premia una piattaforma innovativa e coraggiosa, in un negoziato difficile ma sostenuto unitariamente con la mobilitazione dei lavoratori”. Così, il leader della Fai-Cisl lucana, Antonio Lapadula,nel commentare il rinnovo del contratto collettivo nazionale per l’industria alimentare, che in Basilicata interessa 3500 lavoratori”. “Tra i punti qualificanti – spiega Lapadula – la partecipazione dei lavoratori alle dinamiche d’impresa, gli assetti contrattuali, la bilateralità, la formazione congiunta e le nuove modalità su telelavoro e lavoro agile. Il contratto, ora quadriennale – dice ancora -rilancia innovazione, produttività, competitività. Altro risultato – aggiunge Lapadula – è la sospensione della contribuzione al fondo Fasa. Quanto agli aspetti salariali – conclude – incrementiamo il potere d’acquisto con aumenti pari a 105 euro». “È stato un rinnovo segnato dall’inclusività – sottolinea il segretario regionale della Flai-Cgil, Vincenzo Esposito – che recepisce lo spirito e le linee contenute nella proposta di nuovo modello contrattuale avanzata nelle scorse settimane dai sindacati: un risultato importante, ottenuto anche grazie alla grande mobilitazione di tutti i lavoratori del settore, con gli scioperi programmati che hanno registrato una adesione senza precedenti in Basilicata. Il rinnovo contrattuale – evidenzia – garantisce un aumento salariale di 105 euro mensili, l’inclusione dei lavoratori stagionali storici nei processi di stabilizzazione la creazione di un fondo per chi è stato licenziato e per le trasformazioni volontarie in part-time”.

fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno