“Non riteniamo sia corretto, e anzi, condanniamo con forza l’atteggiamento della direzione dello stabilimento Gaudianello di Melfi che, in spregio a tutte le norme che regolano il diritto di sciopero, hanno messo in ferie forzate tutti i lavoratori per 4 ore giovedì 21 gennaio e per 8 ore venerdì 22 gennaio, al solo scopo di non consentire ai lavoratori di aderire allo sciopero indetto a livello nazionale per protestare contro la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto dell’industria alimentare”. E’ quanto fanno sapere in una nota inviata alla stampa Giuseppe Burdi, Giuseppe Romano e Rocco Coviello, di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Basilicata.
“Riteniamo sia assolutamente da condannare il comportamento di chi, con manovre deprecabili, non consente ai lavoratori e alle loro rappresentanze, di esprimere liberamente il dissenso per la rottura di una trattativa in cui a guadagnare devono essere tutti, lavoratori e aziende.
La proclamazione dello stato di agitazione, con l’immediato blocco degli straordinari e di tutte le flessibilità, programmando un fitto calendario di assemblee in tutti i luoghi di lavoro è un diritto di chi ogni giorno è impegnato nella produzione di uno dei settori maggiormente rappresentativi del sistema Italia, con bel 400.000 lavoratori operanti in oltre 40.000 aziende”.
“Abbiamo già informato tutte le istituzioni e le autorità competenti – hanno chiuso i sindacalisti – perché venga fatta piena luce su questo grave accadimento che, a nostro avviso, contiene gli estremi per una denuncia per comportamento antisindacale a carico dell’azienda. Precisiamo, inoltre, che l’azienda in questione non è nuova ad atteggiamenti simili, visto che in passato ha preso importanti decisioni sull’organizzazione del lavoro, non coinvolgendo in alcun modo le parti sociali, in barba ad ogni buona norma sulle corrette relazioni industriali”.
fonte: www.regione.basilicata.it