“Norme sul riordino e il rilancio del settore forestale regionale”. Ascoltati sull’argomento i rappresentanti sindacali Cgil, Cisl e Uil, Vincenzo Esposito, Antonio Lapadula e Gerardo Nardiello i quali pur apprezzando lo sforzo compiuto dai proponenti in merito al riordino di un settore considerato da troppo tempo come “un settore assistito”, non condividono l’idea dell’istituzione di un’Agenzia regionale agroforestale. “Una struttura – hanno affermato Esposito, Lapadula e Nardiello – assolutamente superflua, un ennesimo ente che assorbirebbe risorse pubbliche”. La proposta dei rappresentanti sindacali si muove nella direzione di “individuare un soggetto gestore all’interno del dipartimento regionale dedicato che utilizzi le professionalità già esistenti al fine di dare una forte accelerata al piano decennale sulla forestazione senza aggravio di costi per la collettività”. “La proposta di legge – hanno aggiunto – non tiene conto delle intese sottoscritte nel mese di giugno scorso tra le associazioni di categoria Fai-Flai-Uila e il Presidente Pittella. Intese che prevedono l’accorpamento dei diversi progetti (forestali, vie blu, lavoratori Ente Parco del Pollino, Green River, ex Utb, progetto Ivam) in un’unica platea pur mantenendo distinte le diverse peculiarità; l’armonizzazione delle giornate contributive di tutti coloro che stanno al di sotto della fascia massima, nei prossimi due anni; la riapertura del turn over a partire dal 2016; il riavvio della trattativa sull’accordo che dovrebbe garantire a tutti il raggiungimento delle 151 giornate”. Nardiello ha poi sottolineato la necessità di “recuperare anche tutti quei lavoratori che non riescono a trovare nessun tipo di occupazione in Basilicata: quella platea composta da persone troppo giovani per la pensione ma troppo vecchi per il lavoro”.
fonte: Consiglio Informa