La segreteria nazionale del sindacato agroalimentare della Cisl si è riunita il 20 febbraio per una valutazione della circolare del Ministero del lavoro che ha provveduto ieri a diramare una ennesima interpretazione della legge Fornero riguardo all’utilizzo dei voucher in agricoltura e a quel valore orario che, introdotto dal legislatore nel tormentato iter parlamentare, aveva subito provocato la sdegnata reazione degli ambienti imprenditoriali agricoli. “E’ frustrante – ha dichiarato Augusto Cianfoni, segretario generale della Fai – lavorare così e ancor più lo è assistere a politici proni in funzione di valvassini. Il batter di tacchi del Professor Monti ha partorito l’Ogm della legge 92 e – ne sono certo – lo ha fatto senza il consenso del Ministro Fornero da sempre molto rigorosa pur nelle sue frequenti rigidità di autentico tecnico. Invece Monti ha imparato presto a indossare gli abiti del politico iper realista e ad annusare l’aria della campagna elettorale più squinternata della storia repubblicana”.
“E tutto questo per cosa? Per consentire agli agricoltori di operare nella borderline della illegalità: portando il riferimento al valore orario contrattuale – ne siamo certi – si trasformerà in un vero e proprio passepartout per allargare l’utilizzo del voucher a tutti i lavori agricoli per chiunque vi lavori e non più solo per pensionati e studenti. Tanto varrebbe farla finita con questa indecente mistificazione: se i voucher servono per semplificare le procedure allora adottiamoli come strumento esclusivo di assunzione, ma assicurando in essi tutte le tutele previdenziali e assistenziali oggi in essi amputate come l’assicurazione contro la disoccupazione e la piena contribuzione pensionistica. A queste condizioni la Bilateralità può assumerne la gestione. Il contrario è soltanto fonte di sfruttamento e di illegalità qualunque cosa ne pensi il prof. Monti o l’ex Ministro Sacconi.”